CAJA: «CONTRO CANTÙ CON FEROCIA E DETERMINAZIONE»
ott 13, 2017
Ecco le parole di coach Attilio Caja in vista di Openjobmetis Varese-Red October Cantù:
«Se ripenso al derby tra Varese e Cantù mi vengono in mente due immagini relative alla gara di ritorno dello scorso anno: la partenza verso il palazzetto di Desio, accompagnata dalla presenza di tantissimi tifosi che ci avevano dato una grande carica, e il ritorno a Varese dove gli stessi tifosi ci avevano accolto come degli eroi. Dal punto di vista emotivo quella partita era stata il top della passata stagione, ecco perché ho chiesto ai "superstiti" dello scorso anno, Ferrero, Avramovic e Pelle, di trasmettere ai nuovi compagni quelle sensazioni che avevamo avuto in occasione di quel match perché chi non è consapevole dell'atmosfera che si crea in partite come questa non ha idea di cosa aspettarsi. Dobbiamo giocare con ferocia e determinazione, in attacco, in difesa e a rimbalzo. Dopo le prime due sconfitte vogliamo e dobbiamo fare il possibile per ottenere il primo successo. Quale occasione migliore di questa? Cantù è una squadra che ha tanto talento in molti dei suoi giocatori; dovremo limitare le loro bocche di fuoco dal perimetro, in particolare Smith, Culpepper e Cournooh, ma anche il loro reparto lunghi composto da Crosariol, giocatore che si è reso protagonista di una grande stagione lo scorso anno con la maglia di Pistoia, e Burns, migliorato tantissimo anche dopo l'esperienza agli Europei con la maglia dell'Italia. Dalla partita contro Milano spero di tenere l'atteggiamento e la faccia tosta: non abbiamo mai fatto un passo indietro credendoci fino al 40' limitando e rientrando ogni volta dopo i loro strappi. Pressione? C'è la rivalità legata al derby, questo è sicuro, ma, almeno personalmente, la pressione ce l'ho da inizio stagione perché so perfettamente quale sia il nostro obiettivo. Non posso rispondere per i miei giocatori perché non li conosco ancora bene. Reagiranno in maniera diversa rispetto a quella che è la loro storia personale e al percorso che hanno intrapreso per arrivare fino a qui».
«Se ripenso al derby tra Varese e Cantù mi vengono in mente due immagini relative alla gara di ritorno dello scorso anno: la partenza verso il palazzetto di Desio, accompagnata dalla presenza di tantissimi tifosi che ci avevano dato una grande carica, e il ritorno a Varese dove gli stessi tifosi ci avevano accolto come degli eroi. Dal punto di vista emotivo quella partita era stata il top della passata stagione, ecco perché ho chiesto ai "superstiti" dello scorso anno, Ferrero, Avramovic e Pelle, di trasmettere ai nuovi compagni quelle sensazioni che avevamo avuto in occasione di quel match perché chi non è consapevole dell'atmosfera che si crea in partite come questa non ha idea di cosa aspettarsi. Dobbiamo giocare con ferocia e determinazione, in attacco, in difesa e a rimbalzo. Dopo le prime due sconfitte vogliamo e dobbiamo fare il possibile per ottenere il primo successo. Quale occasione migliore di questa? Cantù è una squadra che ha tanto talento in molti dei suoi giocatori; dovremo limitare le loro bocche di fuoco dal perimetro, in particolare Smith, Culpepper e Cournooh, ma anche il loro reparto lunghi composto da Crosariol, giocatore che si è reso protagonista di una grande stagione lo scorso anno con la maglia di Pistoia, e Burns, migliorato tantissimo anche dopo l'esperienza agli Europei con la maglia dell'Italia. Dalla partita contro Milano spero di tenere l'atteggiamento e la faccia tosta: non abbiamo mai fatto un passo indietro credendoci fino al 40' limitando e rientrando ogni volta dopo i loro strappi. Pressione? C'è la rivalità legata al derby, questo è sicuro, ma, almeno personalmente, la pressione ce l'ho da inizio stagione perché so perfettamente quale sia il nostro obiettivo. Non posso rispondere per i miei giocatori perché non li conosco ancora bene. Reagiranno in maniera diversa rispetto a quella che è la loro storia personale e al percorso che hanno intrapreso per arrivare fino a qui».