BUSINESS DI SQUADRA, PANEL 1 - LE IMPRESSIONI DEI RELATORI
giu 28, 2017
Durante il convegno organizzato all’interno di “Business di squadra. Matching del Consorzio Varese nel Cuore”, Antonio Bulgheroni, consigliere della Pallacanestro Varese insieme a Maurizio Gherardini, general manager del Fenerbahce Ulker, nel Panel 1, hanno affrontato il tema "La gestione di una società sportiva di successo".
«Negli anni dei Rooster – dichiara Antonio Bulgheroni – abbiamo cercato di dare continuità lavorando tanto sul settore giovanile. Abbiamo quindi costruito un legame che vive ancora oggi con la città, il territorio e i tifosi. Poi con quella squadra siamo riusciti a vincere anche un campionato ed è stato straordinario. Oggi la situazione generale è quella che è ma qualcosa si sta muovendo, sopratutto nel calcio. E la Juventus in questo è un esempio: ha uno stadio di proprietà e sta lavorando nella giusta direzione. Cosa si può fare per migliorare il movimento basket in Italia? La prima cosa sono sicuramente gli impianti. Il nostro movimento poi non può fare a meno dalle piazze storiche come Bologna, Roma e Treviso. Infine si dovrebbe iniziare a pensare a delle polisportive che potrebbero coinvolgere squadre di calcio e di pallacanestro».
«Un club come il nostro – sottolinea Maurizio Gherardini – conta su una base di 30 milioni di tifosi con un seguito importante in ogni parte del mondo. Però se uno guarda in generale, lo sport in Turchia è su una dimensione completamente diversa rispetto all’Italia. Io ho cercato di portare una strategia creando un team fuori dal campo per arrivare, grazie alla programmazione, a dei risultati sul parquet. In Turchia cercare di avere una programmazione è difficilmente digeribile però questo è alla base dei grandi progetti e delle grandi imprese. Quest'anno con il Fenerbahce abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere grazie alla programmazione e alla fine sfilare davanti a 150.000 persone a stagione conclusa ci ha riempito di orgoglio. Si vince assieme e si perde assieme. Come può crescere la pallacanestro in Italia? Sicuramente le squadre devono cercare soluzioni alternative per diventare sostenibili con la tecnologia del futuro. E in questo Varese è stata brava a pensare al Consorzio e all'azionariato popolare. Comunque il discorso impianti rimane fondamentale».
https://youtu.be/gNgC_hb_qq8
«Negli anni dei Rooster – dichiara Antonio Bulgheroni – abbiamo cercato di dare continuità lavorando tanto sul settore giovanile. Abbiamo quindi costruito un legame che vive ancora oggi con la città, il territorio e i tifosi. Poi con quella squadra siamo riusciti a vincere anche un campionato ed è stato straordinario. Oggi la situazione generale è quella che è ma qualcosa si sta muovendo, sopratutto nel calcio. E la Juventus in questo è un esempio: ha uno stadio di proprietà e sta lavorando nella giusta direzione. Cosa si può fare per migliorare il movimento basket in Italia? La prima cosa sono sicuramente gli impianti. Il nostro movimento poi non può fare a meno dalle piazze storiche come Bologna, Roma e Treviso. Infine si dovrebbe iniziare a pensare a delle polisportive che potrebbero coinvolgere squadre di calcio e di pallacanestro».
«Un club come il nostro – sottolinea Maurizio Gherardini – conta su una base di 30 milioni di tifosi con un seguito importante in ogni parte del mondo. Però se uno guarda in generale, lo sport in Turchia è su una dimensione completamente diversa rispetto all’Italia. Io ho cercato di portare una strategia creando un team fuori dal campo per arrivare, grazie alla programmazione, a dei risultati sul parquet. In Turchia cercare di avere una programmazione è difficilmente digeribile però questo è alla base dei grandi progetti e delle grandi imprese. Quest'anno con il Fenerbahce abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere grazie alla programmazione e alla fine sfilare davanti a 150.000 persone a stagione conclusa ci ha riempito di orgoglio. Si vince assieme e si perde assieme. Come può crescere la pallacanestro in Italia? Sicuramente le squadre devono cercare soluzioni alternative per diventare sostenibili con la tecnologia del futuro. E in questo Varese è stata brava a pensare al Consorzio e all'azionariato popolare. Comunque il discorso impianti rimane fondamentale».
https://youtu.be/gNgC_hb_qq8