Si sono tenute nel pomeriggio di oggi lunedì 6 giugno 2016 presso la sala conferenze Giancarlo Gualco del PalaWhirlpool le premiazioni della quattordicesima edizione del progetto “Basket: una scuola di vita”. Presenti all'incontro Raffaella Demattè, anima del progetto e responsabile biglietteria e logistica del club, Massimo Ferraiuolo, team manager e coordinatore del settore giovanile biancorosso, Marco Caccianiga, delegato CONI della provincia di Varese, Claudio Schena, ufficio scolastico provinciale di Varese, Giancarlo Salvetti, presidente comitato provinciale FIP e Bob Morse, leggenda della Pallacanestro Varese.

La fortunata iniziativa della Pallacanestro Openjobmetis Varese organizzata grazie al contributo di TEVA e Brother Italia e con il prezioso supporto della Scuola Italiana di Life & Corporate Coaching e patrocinata dal Comune di Varese, dalla FIP, dal CONI e dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, oltre ad ospitare circa 1.500 studenti alle partite di campionato della Openjobmetis, ha dato l’opportunità ai ragazzi di 10 scuole della provincia di incontrare gli atleti in classe.

I giocatori nel corso della stagione si sono resi disponibili a interviste e confronti, facendo scoprire così il lato meno visibile ma più autentico e formativo della pratica sportiva: la dedizione, l’allenamento e l’impegno costante per raggiungere i propri obiettivi, lo sport vissuto quindi come palestra per la ricerca della felicità e dell’autorealizzazione.

La creatività dei ragazzi è stata premiata dalla Pallacanestro Openjobmetis Varese che ha scelto il miglior elaborato e il miglior striscione esposto al PalaWhirlpool:

• Premio per il miglior elaborato: Agnese Billo classe II G del Liceo Scientifico “A. Tosi” di Busto Arsizio



• Premio per lo striscione migliore esposto al PalaWhirlpool – Scuola Primaria “San Giovanni Bosco” di Bodio Lomnago classe II

La Pallacanestro Openjobmetis Var­ese è felice per la riuscita del progetto che ancora una volta ha permesso di avvicinare così tanti ragazzi al basket facendo loro scoprire il dietro le quinte della vita di un atleta professionista e anche i risvolti sociali che questo sport sa regalare.