CLARK: «RAGGIUNGIAMO I NOSTRI OBIETTIVI PARTENDO DALLA DIFESA»
Sep 19, 2019
Continuano le presentazioni ufficiali in casa Pallacanestro Varese.
Oggi è stato il turno di Jason Clark, la guardia biancorossa proveniente da Francoforte alla sua prima esperienza in Italia.
Queste le sue parole, rilasciate dalla sede di Isostad ad Origgio:
«Sono a Varese da poco più di un mese e anche se non ho ancora avuto modo di scendere in campo, ho potuto conoscere non solo i miei nuovi compagni ma anche la realtà ed il mondo che gira intorno alla società. Il sistema dell’allenatore è basato prevalentemente sulla difesa che, fatta così, è utile per mettere dei granelli di sabbia negli ingranaggi degli avversari; in attacco, invece, possiamo sfruttare le diverse caratteristiche dei giocatori. Ovviamente dobbiamo ancora lavorare tanto per assimilarlo al meglio, ma ritengo che questo sistema possa funzionare. Tra i miei nuovi compagni conoscevo già bene Josh Mayo, anche perché lo scorso anno entrambi giocavamo in Germania; siamo due giocatori che condividono la voglia di vincere e vogliamo trasmetterla anche al resto del gruppo. Da un punto di vista difensivo posso sfruttare le mie braccia lunghe per mettere pressione agli avversari; in attacco posso tirare da fuori ma anche penetrare in area per cercare due punti o per scaricare ai miei compagni sul perimetro. Non sono spaventato dal fatto di trovarmi in un posto nuovo; la pallacanestro è la stessa in tutto il mondo e se metti tutto te stesso nelle cose che fai i risultati arrivano. Ovviamente avrò bisogno di un piccolo periodo di ambientamento, non solo per il diverso tipo di competizione ma anche per adattarmi alle richieste del nuovo allenatore».
Oggi è stato il turno di Jason Clark, la guardia biancorossa proveniente da Francoforte alla sua prima esperienza in Italia.
Queste le sue parole, rilasciate dalla sede di Isostad ad Origgio:
«Sono a Varese da poco più di un mese e anche se non ho ancora avuto modo di scendere in campo, ho potuto conoscere non solo i miei nuovi compagni ma anche la realtà ed il mondo che gira intorno alla società. Il sistema dell’allenatore è basato prevalentemente sulla difesa che, fatta così, è utile per mettere dei granelli di sabbia negli ingranaggi degli avversari; in attacco, invece, possiamo sfruttare le diverse caratteristiche dei giocatori. Ovviamente dobbiamo ancora lavorare tanto per assimilarlo al meglio, ma ritengo che questo sistema possa funzionare. Tra i miei nuovi compagni conoscevo già bene Josh Mayo, anche perché lo scorso anno entrambi giocavamo in Germania; siamo due giocatori che condividono la voglia di vincere e vogliamo trasmetterla anche al resto del gruppo. Da un punto di vista difensivo posso sfruttare le mie braccia lunghe per mettere pressione agli avversari; in attacco posso tirare da fuori ma anche penetrare in area per cercare due punti o per scaricare ai miei compagni sul perimetro. Non sono spaventato dal fatto di trovarmi in un posto nuovo; la pallacanestro è la stessa in tutto il mondo e se metti tutto te stesso nelle cose che fai i risultati arrivano. Ovviamente avrò bisogno di un piccolo periodo di ambientamento, non solo per il diverso tipo di competizione ma anche per adattarmi alle richieste del nuovo allenatore».