CAJA: «LAVORERÒ SU SPIRITO, MOTIVAZIONE ED ENERGIA»
Dec 23, 2016
Questo pomeriggio presso la Sala Conferenze "Giancarlo Gualco" del PALA2A è avvenuta la presentazione di Attilio Caja, nuovo allenatore della Pallacanestro Openjobmetis Varese.
Ecco le sue parole:
«Ringrazio la società e Claudio per questa chiamata che mi dà grande soddisfazione. Sono orgoglioso perché allenare a Varese è un onore e un piacere; sono molto entusiasta e carico e cercherò di trasmettere questa mia energia positiva a tutta la squadra. Ho già parlato col gruppo stamattina: i ragazzi hanno delle qualità che, nonostante siano già state buttate sul campo, devono emergere pienamente con il lavoro quotidiano. Dobbiamo uscire il prima possibile da questa situazione perché la società merita di più; c’è un pubblico importante e un grande seguito che non può essere disatteso. Bisogna avere il desiderio e la fame per invertire la rotta. Il campionato è difficile ed equilibrato, ma nessuna partita è impossibile, dobbiamo mettercelo in testa. Io sono convinto che nell’arco di un po’ di tempo di lavoro riusciremo a fare qualche passo avanti e a migliorare. I giocatori dovranno cercare al loro interno le forze necessarie. Obiettivi? Far bene il prima possibile; il tempo per risalire c'è, sia in campionato sia in coppa. L’importante è iniziare a vincere subito: abbiamo quattro partite in dieci giorni e si fa fatica ad impostare situazioni nuove, però qualche piccola aggiustatina si può dare. Ho rispetto del lavoro precedente, ragion per cui non mi appresto ad iniziare questo lavoro come un professore che deve correggere un tema strappandolo buttandolo via. Il compito maggiore sarà quello di lavorare su spirito, motivazione ed energia; ridurrò il numero dei giochi: talvolta avere meno schemi può portare a una maggiore precisione nell’eseguirli».
Ecco le sue parole:
«Ringrazio la società e Claudio per questa chiamata che mi dà grande soddisfazione. Sono orgoglioso perché allenare a Varese è un onore e un piacere; sono molto entusiasta e carico e cercherò di trasmettere questa mia energia positiva a tutta la squadra. Ho già parlato col gruppo stamattina: i ragazzi hanno delle qualità che, nonostante siano già state buttate sul campo, devono emergere pienamente con il lavoro quotidiano. Dobbiamo uscire il prima possibile da questa situazione perché la società merita di più; c’è un pubblico importante e un grande seguito che non può essere disatteso. Bisogna avere il desiderio e la fame per invertire la rotta. Il campionato è difficile ed equilibrato, ma nessuna partita è impossibile, dobbiamo mettercelo in testa. Io sono convinto che nell’arco di un po’ di tempo di lavoro riusciremo a fare qualche passo avanti e a migliorare. I giocatori dovranno cercare al loro interno le forze necessarie. Obiettivi? Far bene il prima possibile; il tempo per risalire c'è, sia in campionato sia in coppa. L’importante è iniziare a vincere subito: abbiamo quattro partite in dieci giorni e si fa fatica ad impostare situazioni nuove, però qualche piccola aggiustatina si può dare. Ho rispetto del lavoro precedente, ragion per cui non mi appresto ad iniziare questo lavoro come un professore che deve correggere un tema strappandolo buttandolo via. Il compito maggiore sarà quello di lavorare su spirito, motivazione ed energia; ridurrò il numero dei giochi: talvolta avere meno schemi può portare a una maggiore precisione nell’eseguirli».